martedì 26 febbraio 2008

Andiamo bene

Buon Giorno a tutti,
questo post lo dedico a Grillo.
Non per essere banale ma ho trovato i video della conferenza stampa che ha tenuto a Napoli e stranamente non ne ha parlato nessuno.
Alcune affermazioni potrebbero non essere condivise da tutti ma fanno riflettere

1 Parte




Parte 2


Parte 3



Parte 4


Parte 5



Vi assicuro che i video meritano molto

venerdì 22 febbraio 2008

Firenze

Buon giorno a tutti,
ieri mi trovavo per lavoro a Firenze ed oggi ho deciso di darvi la mia opinione sulla citta.

Da turista:
Ma quanto è bella la gente di Firenze tu cammini e sembra che tutti ti sorridano, le persone sono rilassate e anche gli operai che mangiano ad un baracchino per starda ti sembrano simpatici ed amichevoli.
Ma quanto è bella Firenze con i suoi monumenti e le sue vie piene di storia. Ogni palazzo, ogni angolo, ogni cosa ti parla di arte e di bellezza.
Ma quanto è buona la cucina di Firenze con i suoi piatti tipici e le varie leccornie descritte su i menù che fanno bella mostra di loro attaccati sulle vetrine dei ristoranti.
Che poesia di città tutto qua è a misurà d'uomo...

Cambio di propsettiva:
Ma quanto è cara Firenze, anche il marocchino che ti ferma per chiederti gli spicci non si accontenta dei 10 centesimi ma pretende 2.5 euro per comprare un cornetto e cappuccino.
Ma quanto sono strani i fiorentini, finche gli dici di si con il sorriso tutto va bene ma, appena li contraddici, li la musica cambia fidatevi.
Ma che casino è girare in macchina a Firenze, un paese con una viabilità rimasta al medio evo peccato che i cavalli non si usano più e c'è un traffico da metropoli.
Ma quanto si mangia male a Firenze se non hai un portafoglio a fisarmonica. Ormai le trattorie sono sparite, tutti i rostoranti hanno messo un suffisso che attira i turisti "antico":
al borgo antico
l'antico angolo
l'antico forno
qualche variazione al tema :
la vecchia locanda
e potrei andare aventi per un ora...
Risultato se hai un rimborso spese basso puoi scegliere tra un panino ammuffito o una pizza fatta 2 mesi prima, poi se riesci a trovare un posto accettabile ti fanno un pesce spada che praticamente si muove nel piatto e quando lo dici al proprietario la risposta è: "mi dispiace tanto sono 16,70 Grazie".
Comunque Firenze è una bella città

martedì 19 febbraio 2008

12 Gennaio 2008

Con molto ritardo pubblico un post per i novelli sposi Marika e Andrea (per gli amici Forno)
E' stata una bellissima cerimonia ed una festa memorabile.
Ringrazio Super Piera per le foto che ha pubblicato e che con il suo permesso utilizzo per documentare l'avvenimento.

http://superpierissima.spaces.live.com/photos/cns!65EA5CA7FF2F1D77!4024/

La storia siamo noi...

Ciao a Tutti

lunedì 11 febbraio 2008

Chavez

Chavez vuole nazionalizzare il latte Parmalat e Nestlè tremano

CARACAS - Il presidente venezuelano, Hugo Chavez, torna a parlare di nazionalizzazioni. E non c'è soltanto il petrolio nel mirino del numero uno bolivarista: ora c'è anche il latte. Chavez ha minacciato di occupare ed espropriare gli impianti della Nestlè e della Parmalat presenti in Venezuela se le attività delle due aziende straniere dovessero ostacolare la produzione di latte delle cooperative locali e delle compagnie statali.

SCARSITA' DI LATTE - Nella sua consueta apparizione televisiva settimanale, Chavez ha denunciato la difficoltà delle aziende statali per la scarsità della materia prima, perché, ha detto, «viene tutto accaparrato da Parmalat o Nestlè». E ha minacciato un giro di vite del governo: «Se, per esempio, notiamo che Nestlè o Parmalat attraverso vari meccanismi economici o facendo pressioni sui produttori, si accaparrano tutto il prodotto lasciando le aziende statali e le cooperative senza il latte necessario, saremo costretti a intervenire e a espropriare le fabbriche». Chavez ha definito i comportamenti delle società come un «sabotaggio» all’economia del Paese.

IN BORSA - Il titolo Parmalat segna una flessione del 2,1% a metà mattinata dopo le minacce del presidente venezuelano. In calo anche la svizzera Nestlè.

Non conosco bene Ugo Chavez ma chiunque si oppone alle multinazionali ha la mia approvazione.
Gli ultimi saranno sempre ultimi se i primi sono irraggiungibili ...
Se avete informazioni postate liberamente

martedì 5 febbraio 2008

Generazione X

Ciao a tutti,
questa mattina mi sono svegliato con una domanda che mi girava nella testa:
ma gli anni 90 per cosa verranno ricordati?
Avevo bisogno di trovare una risposta e allora via alla ricerca.
Dono a tutti voi questo bellissimo testo trovato su un blog

Lo scopo di questo testo é quello di rendere giustizia a una generazione, quella di noi nati negli anni '80 (anno più, anno meno), quelli che vedono la casa acquistata allora dai nostri genitori valere oggi 20 o 30 volte tanto, e che pagheranno la propria fino ai 50 anni.Noi non abbiamo fatto la Guerra, né abbiamo visto lo sbarco sulla luna, non abbiamo vissuto gli anni di piombo, né abbiamo votato il referendum per l'aborto e la nostra memoria storica comincia coi Mondiali di Italia '90, con la mascotte Ciao.
Per non aver vissuto direttamente il '68 ci dicono che non abbiamo ideali, mentre ne sappiamo di politica più di quanto credono e più di quanto sapranno mai i nostri fratelli minori e discendenti.Babbo Natale non sempre ci portava ciò che chiedevamo, però ci sentivamo dire, e lo sentiamo ancora, che abbiamo avuto tutto, nonostante quelli che sono venuti dopo di noi sì che hanno avuto tutto, e nessuno glielo dice.Siamo l'ultima generazione che ha imparato a giocare con le biglie, a saltare la corda, a giocare a lupo, a un-due-tre-stella, e allo stesso tempo i primi ad aver giocato coi videogiochi, ad essere andati ai parchi di divertimento o aver visto i cartoni animati a colori.Abbiamo indossato pantaloni a campana, a sigaretta, a zampa di elefante e con la cucitura storta; la nostra prima tuta è stata blu con bande bianche sulle maniche e le nostre prime scarpe da ginnastica di marca le abbiamo avute dopo i 10 anni.Andavamo a scuola quando il 1 novembre era il giorno dei Santi e non Halloween, quando ancora si veniva bocciati, siamo stai gli ultimi a fare la Maturità e i pionieri del 3+2…Siamo stati etichettati come Generazione X e abbiamo dovuto sorbirci Sentieri e i Visitors, Twin Peaks e Beverly Hills (ti piacquero allora, vai a rivederli adesso, vedrai che delusione). Abbiamo pianto per Candy-Candy, ci siamo innamorate d ei fratelli di Georgie, abbiamo riso con Spank, ballato con Heather Parisi, cantato con Cristina D'Avena e imparato la mitologia greca con Pollon. Siamo una generazione che ha visto Maradona fare campagne contro la droga.Siamo i primi ad essere entrati nel mondo del lavoro come Co.Co.Co. e quelli per cui non gli costa niente licenziarci.
Ci ricordano sempre fatti accaduti prima che nascessimo, come se non avessimo vissuto nessun avvenimento storico. Abbiamo imparato che cos'è il terrorismo, abbiamo visto cadere il muro di Berlino, e Clinton avere relazioni improprie con la segretaria nella Stanza Ovale; siamo state le più giovani vittime di Cernobyl; quelli della nostra generazione l'hanno fatta la guerra (Kosovo, Afghanistan, Iraq, ecc.); abbiamo gridato NO NATO, fuori le basi dall'Italia, senza sapere molto bene cosa significasse, per poi capirlo di colpo un 11 di settembre.Abbiamo imparato a programmare un videoregistratore prima di chiunque altro, abbiamo giocato a Pac-Man, odiamo Bill Gates e credevamo che internet sarebbe stato un mondo libero.Siamo la generazione di Bim Bum Bam, di Clementina-e-il-Piccolo-Mugnaio-Bianco e del Drive-in.Siamo la generazione che andò al cinema a vedere i film di Bud Spencer e Terence Hill.
Quelli cresciuti ascoltando gli Europe e Nik Kamen, e gli ultimi a usare dei gettoni del telefono.
Ci siamo emozionati con Superman, ET o Alla Ricerca dell'Arca Perduta.Bevevamo il Billy e mangiavamo le Big Bubble, ma neanche le Hubba Bubba erano male, per non parlare dei chicchirichì; al supermercato le cassiere ci davano le caramelline di zucchero come resto.
Siamo la generazione di Crystal Ball ("con Crystal Ball ci puoi giocare…"), delle sorprese del Mulino Bianco, dei mattoncini Lego a forma di mattoncino, dei Puffi, i Volutrons, Magnum P.I., Holly e Benji, Mimì Ayuara, l'Incredibile Hulk, Poochie, Yattaman, Iridella, He-Man, Lamù, Creamy, Kiss Me Licia, i Barbapapà, i Mini-Pony, le Micro-Machine, Big Jim e la casa di Barbie di cartone ma con l'ascensore.La generazione che ancora si chiede se Mila e Shiro alla fine vanno insieme.La generazione che non ricorda l'Italia Mondiale '82, e che ci viene un riso smorzato quando ci vogliono dare a bere che l'Italia di quest'anno è la favorita…L'ultima generazione a vedere il proprio padre caricare il portapacchi della macchina all'inverosimile per andare in vacanza 15 giorni.Guardandoci indietro è difficile credere che siamo ancora vivi: viaggiavamo in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali e senza air-bag; facevamo viaggi di 10 12 ore e non soffrivamo di sindrome da classe turista.
Non avevamo porte con protezioni, armadi o flaconi di medicinali con chiusure a prova di bambino. Andavamo in bicicletta senza casco né protezioni per le ginocchia o i gomiti. Le altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle penitenze era bestiale.Non c'erano i cellulari. Andavamo a scuola carichi di libri e quaderni, tutti infilati in una cartella che raramente aveva glispallacci imbottiti, e tanto meno le rotelle!!Magiavamo dolci e bevevamo bibite, ma non eravamo obesi. Al limite uno era grasso e fine. Ci attaccavamo alla stessa bottiglia per bere e nessuno si è mai infettato.
Ci trasmettevamo solo i pidocchi a scuola, cosa che le nostre madri sistemavamo lavandoci la testa con l'aceto.Non avevamo Playstation, mille videogiochi, 99 canali televisivi, dolby-surround, cellulari, computer e Internet, però ce la spassavamo tirandoci gavettoni e rotolandoci per terra tirando su di tutto; bevevamo l'acqua direttamente dalle fontane dei parchi, acqua non imbottigliata, che bevono anche i cani! E le ragazze si intortavano inseguendole per toccar loro il sedere e giocando al gioco della bottiglia o a quello della verità, non in una chat.
Abbiamo avuto libertà, fallimenti, successi e responsabilità e abbiamo imparato a crescere con tutto ciò.Tu sei uno di nostri? Congratulazioni!

Tanta nostalgia degli anni 90 .... Articolo 31

venerdì 1 febbraio 2008

E Mastella ???

Buon giorno a tutti,
il governo è caduto perchè non ha più la fiducia di un delinquente come Mastella... W l'Italia ....

Il Ministro della Giustizia, Clemente Mastella e sua moglie Sandra Lonardo hanno due figli, Elio e Pellegrino.
Pellegrino è sposato a sua volta con Alessia Camilleri. Una bella famiglia come le altre, ma con qualcosa in più.
Per sapere cosa, partiamo dal partito di Clemente che, come i più informati sanno, si chiama Udeur. L'Udeur, in quanto partito votato dall'1,4% degli italiani adulti, ha diritto ad un giornale finanziato con denaro pubblico.
Si chiama "Il Campanile", con sede a Roma, in Largo Arenula 34. Il giornale tira circa 5.000 copie, ne distribuisce 1.500, che in realtà vanno quasi sempre buttate. Lo testimoniano il collega Marco Lillo dell'Espresso, che ha fatto un'inchiesta specifica, sia un edicolante di San Lorenzo in Lucina, a due passi dal parlamento, sia un'altro nei pressi di Largo Arenula.
Dice ad esempio il primo: "Da anni ne ricevo qualche copia. Non ne ho mai venduta una, vanno tutte nella spazzatura!". A che serve allora -direte voi- un giornale come quello?
Serve soprattutto a prendere contributi per la stampa.
Ogni anno Il Campanile incassa 1.331.000euro. E che fara' di tutti quei soldi, che una persona normale non vede in una vita intera di lavoro? Insisterete ancora voi. Che fara'? Anzitutto l'editore, Clemente Mastella, farà un contratto robusto con un giornalista di grido, un giornalista con le palle, uno di quelli capace di dare una direzione vigorosa al giornale, un opinionista, insomma. E così ha fatto. Un contratto da 40.000 euro all'anno. Sapete con chi?
Con Mastella Clemente, iscritto regolarmente all'Ordine dei Giornalisti, opinionista e anche segretario del partito. Ma è sempre lui, penserete! Che c'entra? Se è bravo! Non vogliamo mica fare discriminazioni antidemocratiche.
Ma andiamo avanti. Dunque, se si vuol fare del giornalismo serio, bisognerà essere presenti dove si svolgono i fatti, nel territorio, vicini alla gente.
Quindi sarà necessario spendere qualcosa per i viaggi. Infatti Il Campanile ha speso, nel 2005, 98.000 euro per viaggi aerei e trasferte.
Hanno volato soprattutto Sandra, Lonardo Mastella, Elio Mastella e Pellegrino Mastella, nell'ordine. Tra l'altro, Elio Mastella è appassionato di voli. Era quello che fu beccato mentre volava su un aereo di Stato al gran premio di F1 di Monza, insieme al padre, Clemente Mastella, nella sua veste di amico del vicepresidente del Consiglio, Francesco Rutelli. Ed Elio Mastella, che ci faceva sull'aereo di Stato? L'esperto di pubbliche relazioni di Rutelli, quello ci faceva! Quindi, tornando al giornale. Le destinazioni. Dove andranno a fare il loro lavoro i collaboratori de Il Campanile? Gli ultimi biglietti d'aereo (con allegato soggiorno) l'editore li ha finanziati per Pellegrino Mastella e sua moglie Alessia Camilleri Mastella, che andavano a raggiungere papà e mamma a Cortina, alla festa sulla neve dell'Udeur. Siamo nell'aprile del 2006.
Da allora -assicura l'editore- non ci sono più stati viaggi a carico del giornale.Forse anche perché è cominciata la curiosità del magistrato Luigi De Magistris, sostituto procuratore della Repubblica a Catanzaro, il quale, con le inchieste Poseidon e Why Not, si avvicinava ai conti de Il Campanile.
Ve lo ricordate il magistrato De Magistris? Quello a cui il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, mandava tutti quei controlli, uno ogni settimana, fino a togliergli l'inchiesta? Ve lo ricordate? Bene, proprio lui! Infine, un giornale tanto rappresentativo deve curare la propria immagine. Infatti Il Campanile ha speso 141.000euro per rappresentanza e 22.000euro per liberalità, che vuol dire regali ai conoscenti. Gli ordini sono andati tra gli altri alla Dolciaria Serio e al Torronificio del Casale, aziende di Summonte, il paese dei cognati del ministro: Antonietta Lonardo (sorella di Sandra) e suo marito, il deputato Udeur Pasquale Giuditta. Ma torniamo un attimo agli spostamenti.
La Porsche Cayenne (4000 di cilindrata) di proprietà di Pellegrino Mastella fa benzina per 2000euro al mese, cioè una volta e mezzo quello che guadagna un metalmeccanico. Sapete dove? Al distributore di San Giovanni di Ceppaloni, vicino a Benevento, che sta proprio dietro l'angolo della villa del Ministro, quella con il parco intorno e con la piscina a forma di cozza. E sapete a chi va il conto?
Al giornale Il Campanile, che sta a Roma. Miracoli dell'ubiquità.La prossima volta vi racconto la favola della compravendita della sede del giornale. A quanto è stata comprata dal vecchio proprietario, l'Inail, e a quanto è stata affittata all'editore, Clemente Mastella. Chi l'ha comprata, chiedete?
Due giovani immobiliaristi d'assalto: Pellegrino ed Elio Mastella.

Mauro Montanari-Corriere d'Italia/News ITALIA PRESS